Mi sono addentrata in un argomento forse sconosciuto a molti , me compresa fino a pochi mesi fà . Agricoltura intensiva associata alla monocoltura , ovvero il seminare una specie unica in modo da aumentare la redditività e proddutività , banalmente chiamata necessità nazionale , ma ci si è chiesti se i vantaggi prevalgono sugli svantaggi?
Nell'agricoltura convenzionale viene utililizzato un gran quantitativo di erbicidi , di veleni specifici e generici sempre più potenti ed invasivi per l'ambiente , più potenti anno dopo anno poichè le infestazioni divengon resistenti .
Ora l'ingegneria genetica pretenziosamente ha sviluppato prodotti Transgenici , creando piante resistenti alle malattie ma vincolando l'agricoltore all'impresa che gli procura il seme, un "matrimonio" in cui il contadino ( probabilmente inconsciamente o perchè male-informato) firma un contratto in esclusiva , dove oltre ai semi dovrà essere fornito di tutti gli altri prodotti di cui abbisogna per una serie di anni.
I prodotti transgenici sono organismi artificiali " vivi" creati introducendo 1 o svariati geni di altri esseri viventi ( vetegale, virus, batterio , animale o umano ) e ne deriva da questo incrocio semi migliorati resistenti agli insetti, clima, garanti di un raccolto maggiore .
Ma il danno di queste colture sull'uomo? Ci si è chiesto? Allergie, resistenza ad antibiotici , comparsa di tumori per accumulo di prodotti tossici...più leggo articoli sull'argomento più rimango sbigottita .
Inoltre non esiste un modo sicuro per isolare queste colture modificate , il loro polline può arrivare fino a km di distanza , creando pericolo per le colture biologiche .
Appoggio l'importanza della " banca dei semi" .
Sarà una battaglia dura .. dietro a queste cose ci sono gruppi finanziari potentissimi .. In Africa, in Europa.. anche sfruttando il terremoto di Haiti .. dappertutto dove arrivano distruggono la natura per imporre il loro monopolio ..
RispondiElimina