UN GRAZIE A : Stefano Mattei , Stefano, Liliana, Valeria,Devis,Fabio,Mirco,Nicola,Francesca
Avendo avuto il piacere e l'onore di partecipare come relatrice della mia esperienza di autocostruzione ( della casa di paglia) a svariati eventi sparsi in varie Regioni il cui tema era attinente alla bioediliza, materiali naturali,autocostruzione , mi sono accorta di quanto sia difficile raccontarsi .
Al termine del mio intervento ricorre spesso una domanda " hai scritto un libro, un diario dove si possa leggere le tue esperienze?" eh mica è facile sapete?
All'inizio di ogni intervento sono tranquilla e anche sciolta ( apparentemente o almeno io mi sento così) , parlottando dentro me stessa " bhè ..allora dico questo, quello poi ancora racconto questo, certa di suntare un poco il tutto " siiiii come no! Mi dimentico sempre che sono 3 anni di percorso da suntare e mica poi 3 anni di normalità noooo io l'ho voluto fare strano il cantiere , il problema è chissà cosa vorrebbero sentirsi dire le persone che ascoltano e cosa non meno importante come non annoiarli .
Riacchiappo il tema centrale del mio intervento " esperienza di un'autocostruttrice" , ma il bello che a costruire non siamo stati solo io e Riccardo ( fosse stato così l'intervento sarebbe stato veloce ed indolore) ma ben mezza Italia e nel mentre parti col tuo discorso ben chiaro poi ti guardi attorno e ti accorgi che molte persone in fronte a te fanno proprio parte di quelle forse 800 persone ( aggiorno le 600-700 persone , visto che molti mi hanno fatto notare che son aumentate di numero nel frattempo) che sono venute in cantiere e inciampo passando dai materiali alle sensazioni , guardandoli riaffiorano tante di quelle sensazioni , ricordi assieme a loro che ti fan dimenticare tutto quello che volevi raccontare e che ti eri prefissata di dire , alchè mi butto a ruota libera sulle fantastiche dinamiche di gruppo avute in cantiere e di come sono orgogliosa della nascita di ARIA familiare in Conselice.
Il mio percorso è nato con "devo farmi la casa in fretta" finendo con " la butto giù e la rifaccio ?" proprio per la paura di non rivivere più questi momenti .
Mi son accorta nel frattempo che non mi stavo costruendo solo la casa ma stavo ricostruendo anche me stessa e questo grazie a tutte le centinaia di persone che son passate dal cantiere , tutto questo mi ha dato possibilità di offrire molto a loro come loro a me , il mio torna conto in tutto ciò ? bhè dare possibilità a loro di trovar la retta via sia su percorsi di permacultura che di cantiere , dar la possibilità di metter mano in una casa perchè poi se la costruiscano , alla fine questi sono cantieri dove i valori umani escono esponenzialmente e la mia gratificazione è proprio questa sapere di aver dato/fatto qualcosa per ognuno di loro , anche perchè poi la cosa è reciproca , mi ricordo di ognuno di loro poichè mi hanno lasciato molto : chi un consiglio, chi un biglietto, chi un abbraccio , chi una lacrima ,chi un disegno sulla parete, chi una tesi di laurea incentrata sull'esperienza vissuta a Conselice . La casa è costruita totalmente da tantissime mani e quello che la rende ancor più speciale è la cura con cui le persone vi hanno lavorato , come fosse casa loro .
Questi 3 anni mi hanno fatto assaporare come sia importante la sperimentazione e il non aver paura di buttarsi sulle cose pur sapendo di poter sbagliare visto che in un modo o in un altro si ha sempre la possibilità , o la natura da' modo di recuperare .
Sono partita da una casa "GREB" per poi incappare dentro alla Permacultura, Orti sinergici , alla Biodinamica , calci , terre e a tante altre stupende avventure .
In un qualche modo mi sono ri-costruita caratterialmente e ho riequilibrato molte mie paure, d'altronde tutto questo come può non portare ad un cambiamento?
Grazie a tutti coloro che mi hanno permesso di capire tutto questo , cercherò sempre di condividere tutto quello che sto facendo.
Nessun commento:
Posta un commento