Una parola da temere, una parola che solleva tante perplessità , anche se di lunga vita e con alle spalle tanti fallimenti. Io l'ho vista da un'altra inquadratura, io l'ho sostenuta perchè ogni persona ha la manualità e forza per costruirsi la propria casa , ma questo non significa sia una banalità e non và sottovalutata ma studiata.
L'autocostruzione è come crearsi un" vestito " è una creazione a misura , calcolando le proprie potenzialità economiche, valutando i materiali adatti alla nostra manualità , considerando le forze lavoro che posson aiutarci , sapendo che "non si può fare il passo più lungo della gamba". La somma di tutti questi aspetti ci darà poi la forza di eseguire tutto portandolo a completamento.
La mia esperienza fino ad ora ?
Entusiasmante, gratificante , ma anche un lavoro duro di organizzazioni e buona volontà , dove a volte lo scoraggiarsi sembra prevalere ,ma poi un'occhiata a quello che si è riusciti a realizzare e si riparte con maggior grinta .
A mio avviso và rivalutato il valore stesso alla parola "autocostruzione" , rigenerato e rinfrescato , attualmente legata a "ditte" , etc... ma se si pensa al passato e a quello che i "nostri vecchi" eseguivano da soli, con l'aiuto dei familiari e degli amici, non credo sia meno di quello che si fa ora , anzi allora vi erano valori non legati al "vil" denaro ma semplicemente alla necessità di farsi la propria casa barattando le manovalanze con parole reciproche di rispetto e una stretta di mano, ora non sai mai a chi ci si affida per farsi la propria casa .
A gran voce posso urlare che "l' autocostruzione familiare" è fattibile , naturalmente seguendo le normative , si può e la si deve lasciar fare .
Vanessa